Amari: Prova d’Assaggio
Gin: prova d’assaggio
Cereali da colazione: prova d’assaggio
Grissini: Prova d’Assaggio
Tavolette di cioccolato fondente: Prova d’Assaggio
Tè in bottiglia: Prova d’assaggio
Baladin: quale di queste birre ha “fatto epoca” più delle altre?
Burro: Prova d’Assaggio
Coca cola Life: Prova d’assaggio
Acciughe: Prova d’assaggio
Barrette al cioccolato: Prova d’assaggio
Prosciutto Cotto: Prova d’assaggio
Cioccolato artigianale: Guido Gobino vs Guido Castagna
C’è un tempo per ogni cosa, ad ogni stagione il suo cibo, e se l’estate è quel periodo dell’anno in cui si mangiano i gelati, la primavera è il limbo tiepido in cui il goloso fa fuori le derrate di cioccolato.
Eggià, mentre schiere di fedeli alla linea affollano le sale di CrossFit e pilates, io ho pensato bene di bruciare il guardaroba primaverile e dedicarmi, anima e curve, a una Prova d’assaggio che profuma di cacao e grassi saturi.
Ricordate le sfide di Dissapore tra prodotti e produttori cult, artigianali (Amedei vs Domori) e non (Nutella vs Nocciolata Rigoni)?
Bene, cari miei, è arrivato il momento di riprendere, e sugli scudi c’è Torino.
CONTENDENTI
Se sei di Torino e ti chiamo “Guido”, il tuo futuro professionale è inscritto in una tavoletta di cioccolato. Se ti chiami Franco te lo puoi scordare, finisci a fare il commercialista.
Agli angoli opposti del nostro ring, uniti nel segno dell’omonimia e del bean to bar (filiera intera, dalla fava di cacao alla tavoletta incartata) abbiamo:
Guido Gobino, il cioccolatiere baffuto con un palmarès da far invidia a una squadra di calcio (le “Tavolette d’oro” si sprecano, gli Award dell’Accademy of Chocolate di Londra, pure).
Inventore del celeberrimo Tourinot, un bocconcino di puro piacere fatto con nocciole e latte (declinato anche al caffè), ha due punti vendita a Torino ed uno a Milano.
Guido Castagna, dalla periferia di Giaveno (TO) alla televisione nazional popolare, calcando i podi delle più importanti competizioni sul cioccolato artigianale.
Molto del suo successo trabocca dall’iconica +55, una crema spalmabile leggendaria. Un prodigio fatto di quattro ingredienti e con una percentuale di nocciole (sessantotto!) da capogiro, record tutt’oggi imbattuto.
Match #1 : Giandujotto*
*Abbiamo messo a confronto il “Giuinott” Castagna con il “Maximo +39”, data la quota di nocciole pressoché identica.
I gioiellini ammantati di arancione, esclusi dal test, sono i giandujotti classici di casa Gobino (fatti fuori anche quelli, non vi preoccupate).
Descrizione del produttore: Maximo +39®
Giandujottino (peso 5 grammi) dal sapore intenso e una consistenza golosamente cremosa, prodotto con più del 39% di Nocciole Piemonte IGP, estruso come tutti gli altri giandujotti (il Classico, il Tourinot) e vincitore assoluto come “Miglior Cioccolato Gianduja” alle premiazioni “Tavoletta d’oro” della Compagnia del Cioccolato dal 2012 al 2016.
Prodotto in edizione limitata da ottobre a marzo.
Ingredienti: Nocciola Piemonte IGP (39%), zucchero di canna, cacao, burro di cacao.
Packaging: sacchetto trasparente con nastrino a scacchi arancioni e viola
Aspetto visivo: colore pieno ed omogeneo, superficie liscia e forma regolare
Esame olfattivo: profumo inebriante di nocciola
Consistenza: vellutato, cremosità dirompente
Gusto: esplosivo, la nocciola svetta sul resto degli ingredienti
Prezzo: 16,50 euro per una confezione da 250 grammi
In breve: irresistibili
Voto: 9,5
Descrizione del produttore: Giuinott.
Il primo giandujotto estruso e tagliato. L’unione tra il pregiatissimo cacao rosso criollo venezuelano Chuao e la Nocciola Piemonte IGP (40%), crea un equilibrio di gusti armonici che delizia il palato e appaga i sensi.
Medaglia d’oro all’International Chocolate Award dal 2013 al 2016
Ingredienti: Nocciola Piemonte IGP 40%, zucchero di canna, fave di cacao Chuao Venezuela, burro di cacao.
Packaging: sacchetto trasparente con nastrino di raso azzurro polvere.
Aspetto visivo: tonalità calde, privo di striature
Esame olfattivo: profumo di nocciola tostata
Consistenza: burroso, dilagante
Gusto: perfettamente bilanciato, la nocciola si rivela pian piano, persistente sul finale
Prezzo: 6,00 euro per una confezione da 100 grammi
In breve: climax
Voto: 9
Match #2 : Cioccolato Fondente
Descrizione del produttore: Tavoletta Extrafondente 64% Guido Castagna “Cento Grammi”.
Cioccolato fondente con il 64% di cacao. Miscela con prevalenza di cacao Arriba e Venezuela che dona un gusto piacevole e non amaro (from bean to bar).
Ingredienti: fave di cacao, zucchero di canna, burro di cacao, Emulsionante: Lecitina di soia (senza OGM). Cacao minimo 64%, concaggio 48 h.
Packaging: cartoncino ruvido marrone scuro, scritte lucide in rilievo. Design molto gradevole e pulito.
Aspetto visivo: tavoletta spessa, abbellita da linee ipnotiche e sinuose
Udito: suono fragoroso ed acuto
Tatto: superficie levigata
Esame olfattivo: profumo floreale e zuccherino, ricorda il miele
Gusto: grande dolcezza, aromi fruttati e rotondità spiccata. Si scioglie in bocca con grazia estrema, cremosissimo, la consistenza perfetta ma più scarico del cioccolato Gobino dal punto di vista aromatico.
Peso netto: 100 grammi
Prezzo: 4,50 euro
In breve: rassicurante
Voto: 8
Descrizione del produttore: Tavoletta Extra Bitter Blend 63%, Selezione Guido Gobino.
Realizzato unicamente con cacao pregiati, burro di cacao e zucchero di canna. Una tavoletta dedicata agli amanti del Cioccolato Fondente da degustazione, con un gusto rotondo ed un’acidità moderata (from bean to bar)
Disponibile in due formati, da 55 e da 110 grammi.
Ingredienti: cacao, zucchero di canna, burro di cacao. Cacao 63% minimo.
Packaging: astuccio in cartone giallo grano, finestrella trasparente e immancabile sigillo arancione, il colore dell’azienda.
Aspetto visivo: colore scuro, incisioni elegantissime e superficie lucida
Udito: snap secco
Tatto: setoso
Esame olfattivo: profumo di tostati scuri, caffè, frutta secca
Gusto:persistente, nessuna traccia di acidità. Una scarica di aromi tostati con un bacio di vaniglia e prugna.
Peso netto: 110 grammi
Prezzo: 6,20 euro
In breve: equilibrato
Voto: 8,5
Match #3 : Crema spalmabile alla nocciola
Descrizione del produttore: Crema Gianduja
Vincitrice assoluta come “Miglior Crema Spalmabile” secondo il premio “Tavoletta d’Oro 2011”, ha come protagonista la Nocciola Piemonte IGP tostata presso i nostri laboratori e raccolta direttamente dai campi di coltivatori che collaborano con l’azienda sin dai suoi esordi.
Per la realizzazione di questo prodotto si utilizza il procedimento del concaggio a secco, il quale consente una maggiore valorizzazione del cacao ed un minor uso di grassi.
Ingredienti: Nocciola Piemonte IGP 45%, zucchero, cacao magro in polvere, latte scremato in polvere. Emulsionante: Lecitina di soia (senza OGM) bacche di vaniglia Bourbon del Madagascar
Packaging: solido. Barattolo di un bel vetro spesso e tappo laminato color argento.
Aspetto visivo: brillante e scura
Esame olfattivo: odore intenso di nocciola e derivati del latte
Consistenza/spalmabilità: fluida, estremamente spalmabile.
Gusto: la nocciola esaltata dall’aromaticità del cacao, si avverte un leggero retrogusto di caramello, presenti piccoli cristalli che solleticano la lingua
Peso netto: 220 g
Prezzo: 10,50 euro
In breve: la Nutella che vorrei
Voto: 9
Descrizione del produttore: Crema spalmabile alla nocciola “+55”
L’ingrediente principale della +55 di Guido Castagna è la Nocciola Piemonte IGP, presente al 68%. Dolce e cremosa, è una crema che soddisfa i palati più fini. Prodotto senza glutine, nei formati da 100 e 200 g.
Medaglia d’oro agli International Chocolate Awards dal 2012 al 2016.
Ingredienti: Nocciole Piemonte IGP 68%, zucchero, cacao, burro di cacao.
Packaging: bruttino, plasticoso, pare un vasetto di crema per il viso (scadente)
Aspetto visivo: colore chiaro, sembra caramello mou
Esame olfattivo: pungente e selvaggio
Consistenza/spalmabilità: molto areata, ricorda il burro montato
Gusto: delizioso di nocciola pura, stemperato da una boccata burrosa potentissima
Peso netto: 100 g
Prezzo: 5,00 euro
In breve: da brividi lungo la schiena
Voto: 9,5
Guido Gobino riesce a ad aggiudicarsi 2 round su 3, e per un briciolo di punti.
Ma prima di congedarvi con il più classico degli interrogativi, per chi fate il tifo in pratica, due richieste per i protagonisti del nostro pressure test.
A Guido Gobino vorrei dire che: c’è bisogno di una crema spalmabile con più nocciole.
Sperimenta e formula qualcosa che mi difenda dalle brutture della vita, tipo la domenica pomeriggio senza il dolce.
A Guido Castagna vorrei dire che: la +55 è superlativa, il barattolo è finito e vorrei prendere il muro a testate. Ma quella confezione, per il cibo degli dei, sembra l’antirughe del Lidl. Cambiala.
[Crediti | Link: Guido Gobino, Guido Castagna | Immagini: Rossella Neiadin]
Orecchiette: prova d’assaggio
Sono recchiètedde (ma anche strascenàte) a Bari; chiangarelle a Taranto; stracchiodde a Brindisi.
Ma da tempo le orecchiette, pezzetti di pasta grandi poco più di una ciliegia arrotolati, strascinati con un coltello e rovesciati con l’aiuto del pollice, hanno perso lo status di pasta dei pugliesi perché presenti, già confezionate, in tutti i negozi e nei supermercati.
Oltre alle cime di rapa, vengono cucinate con i broccoletti o con le cime di cola (cavolfiore verde pugliese). Al di fuori della Puglia le ricette sono molte: alcuni aggiungono il peperoncino piccante, altri dadini di pane tostato, con pecorino o ricotta stagionata da grattugiare a piacere.
Torna Prova d’assaggio, test settimanale dei prodotti in vendita nei supermercati, con 5 diverse marche di orecchiette, più una.
In omaggio all’antichissima manualità pugliese, e alla signora Maria, una delle tante che ancora oggi prepara le orecchiette per strada, nei viottoli che dal castello Svevo si ramificano all’interno del borgo antico di Bari, abbiamo inserito un fuori programma.
CONTENDENTI :![prova assaggio orecchiette]()
Barilla
Divella
Coop Fior Fiore
Simply Passioni
De Cecco
Fuori programma : Signora Maria (borgo antico – Bari)
CRITERI DI GIUDIZIO :
Packaging
Aspetto visivo
Consistenza
Collosità
Cottura (verifica)
Cottura (tenuta)
Cottura (omogeneità)
Sapore
Capacità di assorbimento
Il test si è svolto alla cieca e i tempi sono stati cronometrati. Al fine di valutare al meglio la tenuta della cottura abbiamo aggiunto un minuto ai tempi indicati sulle confezioni. La pasta è stata assaggiata prima scondita e poi accompagnata da un semplice sugo al basilico.
# 5 De Cecco orecchiette n° 91
Confezione da 500 g. Al posto degli ingredienti compare la dicitura “Pasta di semola di grano duro”. Prodotto nello stabilimento di Fara san Martino (CH). Indicati valori nutrizionali. Cottura : 11 minuti
– Giudizio : molte lacune.
– Packaging : tradizionale con immagine in stile bucolico.
– Aspetto visivo : colore pallido, liscio e poco rugoso.
– Consistenza : poco elastica e un tantino molle.
– Collosità : minima.
– Cottura (verifica) : suggeriamo di seguire l’indicazione “al dente” (9 min).
– Cottura (tenuta) : al limite della tenuta.
– Cottura (omogeneità) : sufficiente.
– Sapore : poco sapida, evanescente.
– Capacità di assorbimento : buona.
– Prezzo : € 1,29 (€ 2,58 al kg)
– Rapporto qualità/prezzo : nella media.
– In breve: passo falso tra i buoni prodotti del pastificio De Cecco.
VOTO : 4 1/2
# 4 Barilla specialità orecchiette pugliesi
Confezione da 500 g. Ingredienti : semola di grano duro, acqua. Prodotto nello stabilimento di Marcianise (Caserta).
Indicati valori nutrizionali. Cottura : 12 minuti.
– Giudizio : Non basta essere attraenti, manca la sostanza.
– Packaging : moderno, accattivante, ordinato nelle forme. Il migliore.
– Aspetto visivo : il più scuro, quasi completamente liscio.
– Consistenza : elastica e soda.
– Collosità : abbastanza colloso.
– Cottura (verifica) : consigliamo di sottrarre un minuto di cottura
– Cottura (tenuta) : affidabile.
– Cottura (omogeneità) : buona.
– Sapore : poco sapido
– Capacità di assorbimento : molto debole, non sufficiente.
– Prezzo : € 1,29 (€ 2,58 al kg)
– Rapporto qualità/prezzo : nella media.
– In breve : parecchio marketing.
VOTO : 5
# 3 Simply Passioni orecchiette
Confezione da 500 g. Ingredienti : semola di grano duro, acqua. Prodotto nello stabilimento Tarall’oro a Sammichele di Bari (Bari). Indicati i valori nutrizionali. Cottura : 13 minuti.
– Giudizio : un prodotto promettente e ancora migliorabile.
– Packaging : più attraente dei classici in plastica. Ricetta allegata in un biglietto a parte (piccolo tocco di classe).
– Aspetto visivo : Forme diseguali fra loro. Particolarmente rugose e ruvide. Sembrano fatte a mano.
– Consistenza : molto variabile. Troppo.
– Collosità : nella media
– Cottura (verifica) : punto dolente.
– Cottura (tenuta) : tenuta incostante. Peccato.
– Cottura (omogeneità) : assolutamente non uniforme, si passa da orecchiette crude ad altre troppo cotte.
– Sapore : buono.
– Capacità di assorbimento : davvero notevole.
– Prezzo : € 1,60 (€ 3,20 al kg)
– Rapporto qualità/prezzo : non competitivo.
– In breve : senza i problemi di cottura sarebbe uno dei prodotti migliori.
VOTO : 5 1/2
# 2 Divella orecchiette 86/b formato tipico trafilato al bronzo
Confezione da 500 g. Ingredienti : semola di grano duro, acqua Prodotto nello stabilimento di Rutigliano (Bari). Indicati i valori nutrizionali. Cottura : 13 minuti.
– Giudizio : un grande classico.
– Packaging : semplice, poco attraente (peccato) e difficilmente leggibile.
– Aspetto visivo : orecchiette scure, ruvide il giusto.
– Consistenza : elastica e soda.
– Collosità : non esagerata.
– Cottura (verifica) : i tempi suggeriti sono corretti.
– Cottura (tenuta) : ottima tenuta della cottura. Esemplare.
– Cottura (omogeneità) : perfettamente uniforme.
– Sapore : ben sapido.
– Capacità di assorbimento : molto buona.
– Prezzo : € 1,10 (€ 2,20 al kg)
– Rapporto qualità/prezzo : imbattibile.
– In breve : Divella gioca in casa e propone un prodotto conveniente. Packaging da rivedere.
VOTO : 6 1/2
# 1 Coop fior fiore orecchiette
Confezione da 500 g. Ingredienti : semola di grano duro. Prodotto nello stabilimento GR.A.M.M. a Bitonto (Bari). Indicati i valori nutrizionali. Cottura : 12 minuti.
– Giudizio : prodotto di sostanza.
– Packaging : abbastanza curato, con linguetta adesiva.
– Aspetto visivo : orecchiette diseguali nella forma e nella curvatura. Ben rugose e ruvide. Sembrano artigianali.
– Consistenza : ottimale sotto ogni aspetto.
– Collosità : presente il giusto.
– Cottura (verifica) : confermiamo i tempi suggeriti.
– Cottura (tenuta) : ottima tenuta.
– Cottura (omogeneità) : perfettamente uniforme.
– Sapore : piacevole e intenso.
– Capacità di assorbimento : grazie al rilascio di buone quantità di amido, la capacità di legare il sugo è superlativa. Un punto di riferimento.
– Prezzo : € 1,31 (€ 2,62 al kg)
– Rapporto qualità/prezzo : notevole.
– In breve : non sempre il meglio è un lusso per pochi.
VOTO : 8
Il migliore del test : Coop Fior Fiore
Miglior rapporto qualità/prezzo : Divella
Chiudiamo con le orecchiette fuori serie. Manualità anzi diteggiatura così raffinata da coniare un prodotto unico. Nella composizione originale compaiono sia la semola di grano duro sia la farina bianca 0 in proporzioni variabili. Di solito, in una dose per 6 persone, 250 grammi di farina bianca e 200 grammi di semola di grano duro.
Non vi parleremo della consistenza né di come legano col sugo, vi mostriamo soltanto una foto.
Quando possibile andate a Bari, nella città vecchia, perdetevi volutamente nei vicoli, di sicuro incontrerete le signore che davanti all’uscio dei sottani impastano a mano le strasc’nat.
Uno spettacolo vero.
Chinotto: prova d’assaggio
Il chinotto è una pianta di piccole dimensioni coltivata nella Riviera Ligure di ponente, con particolare menzione per il chinotto di Savona presente nella parte di Riviera compresa tra Varazze e Finale.
Simile a un’arancia piccola, dal sapore amarognolo e acidulo, i frutti si usano per canditi e sciroppi, ma il derivato più famoso è la bibita gasata, scura, in apparenza simile a una cola.
L’origine è incerta: alcuni sostengono che sia stato inventato nel 1932 dalla San Pellegrino, che oggi ne è la principale produttrice, altri che sia stato prodotto dall’azienda Neri di Capranica a partire dal 1949.
Protagonista da qualche anno di un rilancio che fa leva sull’effetto nostalgia (vintage-marketing), spesso in bottiglie di vetro trasparente dal design vagamente snob, con etichette simil-austere e grafica anni ’50, il chinotto è tornato di moda dopo anni di oblio.
Oggi è un culto accettato tra gli amanti dei soft drink su cui la Prova d’Assaggio di Dissapore torna dopo un primo episodio del 2011.
CONTENDENTI
Lurisia
San Benedetto
Neri
Plose
San Pellegrino
CRITERI DI GIUDIZIO
Aspetto visivo
Analisi olfattiva
Effervescenza
Analisi gustativa
Il test si è svolto alla cieca e le bevande sono state testate a temperatura di frigo.
#5 San Benedetto (D)
Giudizio : Un prodotto non riuscito.
Packaging : Poco accattivante, con la scritta “zero zuccheri aggiunti” in evidenza.
Aspetto visivo : Il chinotto dal colore più scuro, spuma molto presente.
Analisi olfattiva : Percezione olfattiva debolissima, quasi assente.
Effervescenza : Fiacca. Lontana dagli standard di una bibita gasata.
Analisi gustativa : Prevale una sgradevole nota amara. Il Chinotto non si percepisce affatto. Persistenza molto corta.
Prezzo : € 0,70 (75 cl)
Rapporto qualità/prezzo : Il prezzo è davvero troppo basso e la qualità ne risente.
In breve : Chinotto CERCASI.
VOTO : 4
#4 San Pellegrino (B)
Giudizio : Il Chinò sembra migliorato rispetto a precedenti assaggi.
Packaging : Diretto e minimalista su sfondo total black.
Aspetto visivo : Molto scuro.
Analisi olfattiva : Naso debole, il chinotto si riconosce appena.
Effervescenza : Ben presente, forse un po’ invadente.
Analisi gustativa : Sapore equilibrato, il finale ci regala uno strano retrogusto metallico.
Prezzo : € 0,90 (50 cl)
Rapporto qualità/prezzo : Favorevole.
In breve : Un prodotto affidabile ed economico, ma non chiedetegli miracoli.
VOTO : 5 e ½
#3 LURISIA (A)
Giudizio : Lurisia, principale protagonista del rilancio del chinotto, offre la sua personalissima interpretazione. Molto interessante.
Packaging : Curato, mette in evidenza l’uso di chinotti del Presidio Slow Food di Savona.
Aspetto visivo : Si distingue nettamente dai concorrenti per via del colore ambrato.
Analisi olfattiva : Naso spettacolare, ben presente e delicato. Bouquet caratterizzato da una chiara nota di chinotto e da sentori di caramello.
Effervescenza : Misurata, forse un po’ debole.
Analisi gustativa : La nota di chinotto è molto piacevole, ma viene snaturata da un eccesso zuccherino. Complessivamente risulta dissetante ma abboccato.
Prezzo : € 1,50 (27,5 cl)
Rapporto qualità/prezzo : Ottimo.
In breve : Un chinotto molto diverso dai suoi concorrenti. Da provare.
VOTO : 7
#2 PLOSE (E)
Giudizio : Ottima la versione di casa Plose, peccato sia difficile da reperire.
Packaging : Bottiglietta in vetro stretta e alta, grafica semplice con un chinotto in bianco e nero.
Aspetto visivo : Tendente al nero. Spuma moderata.
Analisi olfattiva : Naso un po’ debole, ma percepiamo una fresca nota di chinotto.
Effervescenza : Troppo fiacca.
Analisi gustativa : Emerge per prima una nota amara di chinotto seguita da un retrogusto leggermente abboccato. Persistenza lunga e discreta acidità lo rendono ben dissetante.
Prezzo : € 2,00 (25 cl)
Rapporto qualità/prezzo : Prezzo adeguato alla qualità del prodotto.
In breve : Un prodotto che ci soddisfa sotto ogni punto di vista.
VOTO : 7 e ½
#1 NERI (C)
Giudizio : Un classico intramontabile.
Packaging : Orgogliosamente vintage.
Aspetto visivo : Colore a metà tra il nero e il caramello.
Analisi olfattiva : Nota di chinotto ben presente.
Effervescenza : Dosata alla perfezione.
Analisi gustativa : La nota amara di chinotto è protagonista, ma colpisce l’armonia complessiva dei sapori. Il dosaggio zuccherino è perfettamente equilibrato.
Prezzo : € 1,20 (20 cl)
Rapporto qualità/prezzo : Strepitoso.
In breve : Casa Neri dal 1949 continua a regalarci il chinotto per antonomasia.
VOTO : 8
COS’ABBIAMO IMPARATO
A differenza di precedenti prove d’assaggio è stata chiara fin da subito la superiorità dei tre chinotti appartenenti alla fascia di prezzo più alta. L’uso di frutti migliori e in maggior quantità, oltre al vetro come materiale di conservazione ha fatto la differenza.
Tra i migliori ci ha un po’ deluso l’uso spesso eccessivo di zuccheri che penalizza l’effetto dissetante della bevanda.
Chissà perché ma nonostante il revival che interessa il chinotto la reperibilità di certi marchi di nicchia, anche in una metropoli come Roma, resta complicata.
Yogurt bianco: Prova d’assaggio
Dalla muraglia di vasetti che state osservando nella foto potete immaginare l’ambizione del test di oggi. Un’estesa Prova d’assaggio dello yogurt bianco che comprende le categorie degli interi e dei magri.
Una saporita storia d’amore quella tra noialtri italiani e il latte fermentato per l’azione dei bacilli, densa di marchi, conosciuti e amati, a cui si sono aggiunti i prodotti a marchio delle grandi catene di distribuzione.
Le sorprese nel test riservato ai non aromatizzati non sono mancate ma niente spoiler.
Contendenti (yogurt bianco magro)
Coop
Carrefour
Activia (Danone)
Pam & Panorama
Centrale del latte di Roma
Latteria Brunico
Latteria Vipiteno
Contendenti (yogurt bianco intero)
Coop
Carrefour
Activia (Danone)
Pam & Panorama
Centrale del latte di Roma
Muller
Granarolo
Criteri di giudizio:
Aspetto visivo
Analisi olfattiva
Consistenza
Analisi gustativa
Il test si è svolto alla cieca e gli yogurt sono stati testati a temperatura di frigo.
Yogurt bianco magro
#7 Centrale del latte di Roma
Questo prodotto si distingue principalmente per l’uso dello zucchero. Una scelta sfortunata perché già dal primo assaggio la dolcezza predomina senza essere bilanciata dall’acidità. Peccato per la buona cremosità ma alla lunga il sapore è stucchevole.
Prezzo : 6,30 € al kg
#6 Coop
Colpisce in negativo la consistenza tendente al liquido, tanto che sembra quasi yogurt da bere. L’acidità è nella media ma il gusto un po’ fiacco lascia perplessi.
Prezzo : 2,88 € al kg
#5 Carrefour
Anche il prodotto Carrefour è abbastanza liquido ma riesce a mantenere una consistenza sufficiente. C’è una buona armonia fra i sapori ma manca di sapidità risultando un po’ spento.
Prezzo : 3,40 € al kg
#4 Activia (Danone)
Finalmente un naso abbastanza presente da farsi notare. Ci siamo anche sulla cremosità ma l’acidità sotto la media e un sospetto residuo zuccherino non convincono pienamente. In sintesi è uno yogurt troppo piacione.
Prezzo : 5,78 € al kg
#3 Latteria Brunico
Si distingue dagli altri per il colore che tende al giallo. Forse un po’ liquido ma si fa subito perdonare per l’ottimo profumo di latte. Corretta l’acidità e armonico il sapore. Un ottimo prodotto senza il guizzo finale.
Prezzo : 4,80 € al kg
#2 Latteria Vipiteno
Questo yogurt si fa subito notare per la particolare consistenza che risulta poco uniforme e granulosa. Il sapore è ricco di sfumature e ci soddisfa anche la buona persistenza. Un prodotto equilibrato e molto ben riuscito.
Prezzo : 4,32 € al kg
#1 Pam & Panorama
Colore bianco perla e gradevole profumo di latte. Un’acidità portentosa ma ben inserita in un sapore complesso con retrogusto sorprendente. Queste le caratteristiche dello yogurt vincente. Forse non il più equilibrato ma quello con maggiore personalità. Complimenti alla Pam & Panorama che per questa linea di yogurt ha scelto latte proveniente da allevamenti a regime biologico.
Prezzo : 4,80 € al kg
Yogurt bianco intero
#7 Centrale del latte di Roma
Nelle interpretazioni dello yogurt intero si tende spesso ad aumentare il residuo zuccherino. Purtroppo anche in questo caso, lo zucchero è davvero troppo e sbilanciato rispetto all’acidità. Contando il maggiore contributo calorico di uno yogurt intero, il risultato è un senso di sazietà immediato dopo pochi cucchiaini.
Prezzo : 5,78 € al kg
#6 Granarolo
Anche Granarolo sceglie di produrre uno yogurt intero dolce. La cremosità è ottima e questa volte la dolcezza invade meno. Lascia qualche dubbio il gusto nel suo complesso dove percepiamo una nota dominante alla vaniglia che snatura il prodotto.
Prezzo : 3,20 € al kg
#5 Muller
Il meno zuccherino dei tre yogurt interi dolci. Ottima la cremosità, ogni componente è ben proporzionata ma alla lunga non emoziona. Piccola delusione.
Prezzo : 4,10 € al kg
#4 Activia (Danone)
La meno convincente delle versioni senza zucchero. Profumi assenti, sapidità troppo tenue e uno strano retrogusto amarognolo consegnano un prodotto senza mordente.
Prezzo : 6,16 € al kg
#3 Carrefour
Carrefour si riscatta in questa prova on un prodotto convincente. La consistenza è densa al punto giusto e l’acidità ben dosata. Ci piace molto questo gusto semplice senza troppe manipolazioni.
Prezzo : 3,50 € al kg
#2 Coop
Anche Coop fa un grande salto in avanti dopo la prova precedente. Il risultato è uno yogurt denso e profumato che, senza trucchi, mostra con orgoglio la naturale acidità. La sensazione è quella di mangiare un prodotto rustico e ben fatto.
Prezzo : 3,36 € al kg
#1 Pam & Panorama
Con nostra grande sorpresa, Pam si aggiudica anche questa prova e con un vero plebiscito. Un prodotto che stacca notevolmente i suoi avversari e colpisce per la grande personalità.
Il profumo di latte è molto intenso e anche il colore appare diverso dal solito perché tende al giallo. Conquista la complessità dei sapori che si fondono alla perfezione insieme a una vivacissima acidità. Persistenza lunga.
Prezzo : 4,80 € al kg
COSE CHE ABBIAMO IMPARATO
Negli ultimi anni le aziende della grande distribuzione hanno migliorato il livello dei loro prodotti, questo test lo chiarisce senza tema di smentita.
Sembra incredibile ma ancora oggi non in tutte le etichette compare la lista degli ingredienti. E’ vero, la legge italiana non prevede obbligo sugli yogurt bianchi, ma ci sembra davvero un requisito minimo.
Pur avendo giustamente perso la reputazione di prodotto dietetico tutti gli yogurt della prova si confermano di basso apporto calorico. In pochi casi si superano le 100 calorie.
Nel giudizio abbiamo tenuto conto soprattutto di due fattori, il sapore, sempre decisivo per noi crapuloni di Dissapore e la ricchezza di fermenti.
Muesli: prova d’assaggio
Colazione. Parliamo del momento che deve darci lo sprint per tutta la giornata, anche quando ciò che desideriamo è soffocare tra pigiama e piumone. Il muesli è un buon modo per iniziarla, a condizione che sia equilibrato e poco zuccherato.
Da non confondere con la granola, più modaiola, il muesli è una miscela di cereali (integrali o raffinati, soia, avena, mais, grano), frutta secca (uvetta, noci, mele, banane, fragole) e semi oleosi (mandorle, mandorle, arachidi). Può essere fatto in casa o acquistato, è ricco di fibre, proteine e omega 3, di solito si combina con latte, yogurt o kefir.
Nella maggior parte del muesli in commercio vengono aggiunti zuccheri, sale, oli vegetali e altri grassi (a volte olio di palma) portandolo alla densità calorica degna di una scorpacciata di biscotti al burro.
Per la Prova d’Assaggio di Dissapore abbiamo selezionati 6 marche tra le più diffuse nei supermercati italiani.
CONTENDENTI
Kellogg’s – Extra delizia di frutta
Cameo – Vitalis frutta secca
Conad – Muesli alla frutta
Carrefour – Crunchy
Coop – Muesli alla frutta
Cmi – Croccante con frutta secca
CRITERI DI GIUDIZIO
Aspetto visivo
Ingredienti
Consistenza
Analisi gustativa
Il test si è svolto alla cieca e i muesli sono stati testati al naturale e accompagnati con yogurt bianco magro.
#6 CMI (E)
Giudizio: visto il buon rapporto qualità/prezzo è un prodotto da tenere d’occhio, ma il sapore risulta abbastanza anonimo.
Packaging: si distingue dagli altri contendenti per lo stile (fin troppo) spartano. Però riesce ad attirare l’attenzione proprio per la mancanza di slogan e colori sgargianti.
Aspetto visivo: pepite piccole e più scure dei concorrenti, uvetta passita presente in grande quantità.
Consistenza: croccantezza sotto la media, tende a sbriciolarsi facilmente.
Analisi gustativa: gusto monocorde e coperto dall’uvetta, troppa e caratterizzata da una consistenza eccessivamente gommosa. Tra gli ingredienti presenti sale, zuccheri e grassi saturi.
Prezzo: 3,45€ al kg
VOTO: 4
#5 CONAD (C)
Giudizio: Conad punta su un muesli classico, senza pepite, con i cereali provenienti da agricoltura biologica. Le premesse sono buone ma il sapore è troppo flebile.
Packaging: total green per mettere in evidenza l’uso di cereali biologici.
Aspetto visivo: rassicurante senza pepite giganti come lingotti.
Consistenza: la croccantezza è giusta e lega bene lo yogurt.
Analisi gustativa: gusto flebile, la frutta secca risulta abbastanza dura e insapore. Presenti sale, zuccheri e acidi grassi saturi.
Prezzo: 9,57€ al kg
VOTO: 4 più
#4 CAMEO (D)
Giudizio: l’interpretazione della Cameo sembra poco naturale, il sapore molto intenso ne fa un prodotto senza mediazioni, si ama o si odia.
Packaging: mette in evidenza la presenza di mandorle, anacardi e nocciole.
Aspetto visivo: pepite monolitiche accompagnate da dosi abbondanti di frutta secca
Consistenza: super croccante, da abbinare a yogurt tendenti al liquido.
Analisi gustativa: gusto sparato, stucchevole. Allo stesso tempo crea dipendenza con un retrogusto che ricorda palesemente il burro d’arachidi. Contiene sale, zuccheri e acidi grassi saturi.
Prezzo: 11,10€ al kg
VOTO: 4 ½
#3 KELLOGG’S (A)
Giudizio: versione moderna del muesli con una buona presenza di frutta e sapore equilibrato.
Packaging: confusionario, troppe scritte e proclami.
Aspetto visivo: pepite di medie dimensioni accompagnate da pezzi molto grandi di frutta
Consistenza: la croccantezza lascia un po’ a desiderare, pacco sfortunato?
Analisi gustativa: il gusto non spicca per personalità ma nel complesso è piacevole. Ottima la frutta. Contiene sale, zuccheri e grassi saturi.
Prezzo: 9,10€ al kg
VOTO: 5
#2 CARREFOUR (B)
Giudizio: un prodotto senza particolari guizzi ma che si fa apprezzare per la buona e saporita varietà di frutta.
Packaging: Carrefour sceglie uno sfondo viola e mette in evidenza l’uso di 5 tipi diversi di frutta.
Aspetto visivo: il mix è composto da muesli di piccola grandezza e da abbondante frutta secca.
Consistenza: Croccantezza perfetta e buona capacità di legare lo yogurt.
Analisi gustativa: a tratti la presenza di frutta è un po’ eccessiva ma il sapore convince. Contiene sale, zuccheri e acidi grassi saturi.
Prezzo: 6,30€ al kg
VOTO: 5 ½
#1 COOP (E)
Giudizio: non è una vittoria schiacciante, ma questo muesli sembra più autentico e genuino.
Packaging: punta tutto sull’uso di cereali biologici e dichiara in maiuscolo di non usare olio di cocco e di palma.
Aspetto visivo: classico, senza pepite e con tanta frutta.
Consistenza: croccantezza equilibrata e ottima capacità di legare lo yogurt.
Analisi gustativa: gusto ben presente e capace di non annoiare dopo pochi assaggi, variegata e di ottima qualità la frutta secca. Contiene sale, zuccheri e acidi grassi saturi.
Prezzo: 7,50€ al kg
VOTO: 7
COS’ABBIAMO IMPARATO
Ciò che era in origine un alimento legato alla tradizionale colazione di alcuni cantoni svizzeri, negli ultimi anni si è imposto come il cereale da colazione, alternativa saporita e meno deprimente ai corn flakes.
Ancora eccessiva in tutti questi prodotti la presenza grassi saturi, sale e zuccheri.
Grassi saturi: andrebbe fissata uno soglia di tolleranza, diciamo da circa 1,5 g per 100 grammi di muesli. Oltre 5 grammi sono chiaramente troppi.
Sale: fino a 0,5 grammi per 100 di muesli possiamo considerarla una presenza accettabile. Da quella soglia in poi c’è troppo sale.
Zuccheri: qui la situazione si complica. Nel caso di Kellogg’s, cioè di una delle marche più diffuse del lotto, si arriva al 15% di zuccheri, decisamente più dei 5 grammi di una zolletta di zucchero, sufficienti per valutare il muesli “un po’ dolce”. Aggiungiamo la probabile aggiunta di yogurt e frutta, dolce anche quella, e le raccomandazioni di molti nutrizionisti sul consumo quotidiano d zucchero, ovvero 50 grammi al giorno, vanno a farsi benedire.
Nell’era del biologico e delle battaglie contro olio di palma &Co, il muesli ha bisogno di avvicinarsi alla ricetta originale (quando era un pasto dietetico a base di mele), di essere più autentico e più sano.
Latte di soia: prova d’assaggio
Impossibile stabilire con certezza se sia più una questione di esigenze alimentari o una scelta dettata dalla moda del momento.
Sta di fatto che la crescita dei consumi delle bevande a base di soia, riso e altri legumi e cereali è, negli ultimi anni, davvero impressionante. + 27% delle vendite nel 2015, stabiliscono le elaborazioni Coldiretti realizzate sull’ultimo rapporto Coop.
I motivi per scegliere il latte di soia non mancano: abbassa il colesterolo, è povero di carboidrati e ricco di proteine, oltre a fornire un buon apporto di fibre.
C’è poi la questione dell’intolleranza al lattosio, sempre più diffusa in tutto il mondo (le stime dell’Aili, l’Associazione Italiana Latto-Intolleranti, dicono che circa il 50% della popolazione italiana ne è affetta, pur spesso in maniera asintomatica); e l’aumentare di chi opta per una dieta vegana (l’8% degli Italiani, secondo il Rapporto 2016 dell’Eurispes).
E – diciamolo – c’è anche chi, semplicemente, segue la corrente delle tendenze alimentari del momento. Tant’è, i consumatori di latte di soia aumentano, e noi ci siamo chiesti quale fosse il migliore.
Per la Prova d’assaggio di Dissapore abbiamo selezionato nove marche tra le più diffuse nei supermercati italiani.
CONTENDENTI
SojaSun – Soya Drink Naturale
Alpro – Soya Original
Carrefour Bio – Drink Soia
Esselunga Equilibrio
Granarolo
Valsoia – Soya Frigo
Alce Nero
Milbona (Lidl Italia) – Soia drink naturale
Coop Benesì – Bevanda biologica di soia
CRITERI DI GIUDIZIO
Aspetto visivo
Ingredienti
Analisi gustativa
Il test si è svolto alla cieca e le bevande sono state testate a temperatura di frigo.
#9 Milbona (Lidl Italia) – Soia drink naturale (D)
Giudizio: Milbona realizza per Lidl latte e formaggi, oltre a questa bevanda a base di soia. Il prezzo è competitivo, e una lista di ingredienti breve ci fa davvero ben sperare. Purtroppo, il gusto non convince.Packaging: bello, fresco, unisce i due colori che più sanno di bio, il verde e il marrone chiaro. Avremmo gradito qualche informazione in più sul lato frontale.
Aspetto visivo: color latte.
Ingredienti: buona la percentuale di semi di soia (7,5 %), aggiunta di sale marino. Assenza di zuccheri aggiunti.
Analisi gustativa: oltre allo spiccato gusto di legumi, si percepisce un sapore nettamente salato, che lo distingue da tutti gli altri contendenti. Negativamente, dal nostro punto di vista.
Prezzo: 0,99 € / lt
In breve: la colazione salata non fa per tutti.
VOTO: 4
#8 SojaSun – Soya Drink Naturale (C)
Giudizio: siamo di fronte a un prodotto pensato per chi ama la soia, ma in grado di soddisfare un po’ meno chi cerca un sostituto del latte.
Packaging: minimale, mette giustamente in evidenza la parola “naturale”.
Aspetto visivo: colore molto chiaro.
Ingredienti: una lista di ingredienti essenziale, che mette in evidenza l’utilizzo di soia francese senza OGM. Niente zuccheri aggiunti.
Analisi gustativa: sapore di soia chiaramente distinguibile e persistente, consistenza al palato lievemente pastosa.
Prezzo: 1,92 € / lt
In breve: una spremuta di soia.
VOTO: 5
#7 Coop Benesì – Bevanda biologica di soia (B)
Giudizio: sicuramente è la bevanda ideale per chi è alla ricerca di un prodotto il più naturale possibile, ma il gusto non si può dire che ne guadagni.
Packaging: di gusto un po’ retro, apprezziamo la scelta di indicare nella parte frontale i valori nutrizionali.
Aspetto visivo: colore molto chiaro
Ingredienti: è la lista più corta di ingredienti fra i contendenti e questo, nell’alimentazione, è sempre un bene. Niente zuccheri aggiunti.
Analisi gustativa: sapore immediatamente molto (troppo?) neutro, che lascia però spazio a un leggero retrogusto di soia che non disturba il palato.
Prezzo: 1,69 € / lt
In breve: se sano vuoi apparire…
VOTO: 5 ½
#6 Alce Nero (A)
Giudizio: i maestri del biologico puntano sul garantire un grande apporto di calcio vegetale, più che sull’emulare il latte vaccino. Il risultato non è sufficientemente soddisfacente da giustificare il prezzo molto più alto dei contendenti.
Packaging: la confezione è da 500 ml, per evitare sprechi di un prodotto facilmente deperibile. La traduzione in diverse lingue rende le informazioni sul lato frontale un po’ ridondanti.
Aspetto visivo: colore tendente al beige/grigio.
Ingredienti: niente zuccheri, ma un’aggiunta di Lithothamnium calcareum, un’alga rossa tipica dei mari del Nord ricchissima di calcio.
Analisi gustativa: il sapore di legumi è deciso, forse troppo, manca una nota dolce (anche naturale) che lo controbilanci.
Prezzo: 3,38 € / lt
In breve: ossa forti, ma stomaco un po’ triste.
VOTO: 6 –
#5 Carrefour Bio – Drink Soia (F)
Giudizio: iniziamo ad arrivare alla sufficienza, con delle bevande che aiutano il sapore neutro e pastoso della soia aggiungendo qualche aroma naturale. In questo caso, un po’ troppo.
Packaging: colori estremamente centrati sul tema biologico e naturale, fronte della confezione che contiene tutte le informazioni importanti senza essere pasticciato.
Aspetto visivo: colore beige, leggermente più scuro degli altri.
Ingredienti: la percentuale di soia è la più alta tra tutti i contendenti (8%), e per bilanciare il sapore vengono usati zucchero (di canna) e vaniglia. Tra i contendenti, è quello con la percentuale di carboidrati più alta.
Analisi gustativa: La presenza della vaniglia è preponderante e leggermente invadente. Il risultato è una bevanda molto dolce, simile a un dessert.
Prezzo: 1,89 € / lt
In breve: se la soia sa di vaniglia, è ancora soia?
VOTO: 6 +
#4 Esselunga Equilibrio (E)
Giudizio: un’alta concentrazione di soia (7,9 %), che caratterizza fortemente il prodotto dal punto di vista olfattivo e gustativo. È il più denso e consistente tra i contendenti.
Packaging: punta al bianco per richiamare il latte, ma il risultato non è dei migliori. Anche perché ci sembra che le gerarchie delle informazioni non siano rispecchiate dalle font usate.
Aspetto visivo: color crema.
Ingredienti: oltre alla soia e allo zucchero, troviamo la gomma di gellano (stabilizzante), il fosfato di potassio (correttore di acidità), sale e vitamine (D, B2, B12).
Analisi gustativa:è intenso il sapore di legumi verdi. Manca un po’ di dolcezza, nonostante la presenza di zuccheri aggiunti.
Prezzo: 1,59 € / lt
In breve: da un marchio che generalmente sforna buoni prodotti, ci aspettavamo qualcosina di più.
VOTO: 6 ½
#3 Granarolo (G)
Giudizio: il primo tra i contendenti che inizia a bilanciare il sapore di soia e le note dolci per creare un prodotto che sia piacevole al palato. Siamo di fronte a un prodotto fresco, che si trova nel banco frigo.
Packaging: fresco, con una font moderna e con tutte le informazioni importanti ben in evidenza, è il migliore fra i contendenti.
Aspetto visivo: color nocciola tendente al rosa.
Ingredienti: presenta zuccheri aggiunti, aromi naturali e inulina (uno zucchero semplice di origine vegetale). Leggermente alto di carboidrati, come il precedente contendente a marchio Esselunga.
Analisi gustativa: anche se la consistenza è un po’ troppo acquosa, il gusto è piacevole. La dolcezza non è invadente e lascia spazio al sapore della soia.
Prezzo: 2,19 € / lt
In breve: ci siamo quasi.
VOTO: 7
#2 Valsoia – Soya Frigo (H)
Giudizio: non è un caso, se da trent’anni Valsoia è specializzata nel trattamento di prodotti a base di soia. Il risultato è gradevole, ed è molto simile al latte vaccino sotto tutti i punti di vista. Anche qui, si parla di un prodotto fresco da banco frigo.
Packaging: tradizionale, punta molto sulla riconoscibilità del marchio.
Aspetto visivo: color burro.
Ingredienti: presenta diversi emulsionanti, fosfato monopotassico, aromi e vitamine. Dolcificato con lo zucchero di canna.
Analisi gustativa: a dispetto dell’odore leggermente vanigliato, il sapore non è troppo dolce, e ricorda molto il latte vaccino anche dal punto di vista della consistenza.
Prezzo: 2,39 € / lt
In breve: trent’anni di esperienza contano.
VOTO: 8
#1 Alpro – Soya Original (I)
Giudizio: molti baristi professionisti ci hanno consigliato di inserire questo marchio nella nostra prova d’assaggio, e avevano ragione. Dal punto di vista gustativo, il risultato è il migliore, molto bilanciato e gradevole.
Packaging: non particolarmente accattivante per il mercato italiano. È l’unico a scegliere la confezione senza tappo richiudibile, meno pratica delle altre.
Aspetto visivo: il colore ricorda decisamente il latte.
Ingredienti: la lista degli ingredienti comprende zucchero, sali marini, gomma di gellano, fosfato monopotassico e vitamine. Purtroppo è il prodotto con la più bassa percentuale di soia (5,9 %).
Analisi gustativa: finalmente un sapore corposo, rotondo, che non fa rimpiangere il latte vaccino. Presenta un lieve sentore di mandorla che gli conferisce una nota di dolcezza senza che diventi stucchevole.
Prezzo: 2,38 € / lt
In breve: un po’ meno soia, un po’ più gusto.
VOTO: 9
COSA ABBIAMO IMPARATO
Stiamo parlando di bevande che, fino a pochissimi anni fa, erano acquistate da una piccola élite di consumatori e che oggi occupano negli scaffali della grande distribuzione spazi da prodotti fortemente popolari.
Insomma, siamo di fronte a un vero e proprio boom.
E, concedetecelo, non è facile abituarsi e dire al fanciullino che c’è in noi che dovrà fare a meno del latte di mucca per bere quello di soia.
Per questo, nel giudicare i prodotti, abbiamo adottato come criterio generale il fatto che si pongano sul mercato come sostitutivi del latte, e che quindi puntino a ricordare, almeno vagamente, quei bicchieroni bianchi in cui da bambini inzuppavamo i biscotti.
Ma capiamo che i motivi che portano alla scelta di bere il latte di soia possono essere diversi, e portare a conclusioni differenti. Presumiamo, ad esempio, che chi è intollerante al lattosio non voglia neanche ricordarselo, il latte. O che chi ha fatto una scelta bio possa rinunciare a un po’ di gusto in favore di un prodotto 100% naturale.
Insomma, è stato difficile dare un giudizio univoco, ma noi l’abbiamo fatto. Senza piangere sul latte versato.
Limoncello: Prova d’assaggio
Il fine pasto più tradizionale, il digestivo più mainstream, il bicchierino offerto da ogni osteria degna di questo nome. È il limoncello, signore e signori, un mostro del marketing che ha portato un po’ della penisola sorrentina nei mobiletti dei liquori delle case di tutta Italia.
Diciamocelo: c’è di meglio. Diciamocelo: lo possiamo anche fare in casa, con un minimo sforzo.
Eppure, in particolar modo d’estate, tutti cediamo alla tentazione di comprare quelle bottiglie un po’ troppo gialle sugli scaffali dei supermercati, in occasione di una cena fra amici.
Non è stato facile mettere in classifica una buona selezione di limoncello da grande distribuzione. Abbiamo dovuto dividere e ripetere l’assaggio in più fasi, per evitare che i sensi annebbiati ci facessero apparire buono ciò che buono non era, o viceversa.
È stato difficile anche perché le differenze tra un contendente e l’altro, spesso, erano davvero minime. A partire dagli ingredienti: acqua, infuso di limoni, zucchero. Difficile spostarsi da lì.
Eppure, l’abbiamo fatto per voi. È un duro lavoro, ma noi siamo sempre al vostro servizio, anche d’estate.
Per la Prova d’assaggio di Dissapore abbiamo selezionato quattordici marche di limoncello tra le più diffuse nei supermercati italiani.
CONTENDENTI
— Santa Maria al Monte – Limoncino Portofino
— Limoncello della scogliera 1 (bottiglia da 70 cl)
— Limoncello della scogliera 2 (bottiglietta da 33 cl)
— Limoncello Libera
— I Tesori – Pam & Panorama
— Liquore Limoncello Carrefour
— Limoncello Terre d’Italia
— Limoncello della Costiera – Leanza
— Limoncino
— Limoncino Bottega
— Limoncetta di Sorrento
— Liquore di limoni sfusati amalfitani
— Limoncè
— Fior di limoncello
CRITERI DI GIUDIZIO
Packaging
Aspetto visivo
Analisi gustativa
Gradazione alcolica
Il test si è svolto alla cieca, assaggiando il limoncello ghiacciato e successivamente a temperatura ambiente.
#14 Liquore di limoni sfusati amalfitani (I)
Giudizio: il colore poco giallo e un po’ torbido non invita particolarmente all’assaggio, e il sapore che ne segue dà la conferma di un prodotto che secondo noi non è del tutto riuscito.
Packaging: una grafica molto semplice, che punta sul verde delle foglie di limone e ricama una cornice dorata. Il formato da litro è di quelli da scorta estiva.
Aspetto visivo: colore chiarissimo, quasi trasparente.
Analisi gustativa: la gradazione alcolica è nella fascia più elevata tra i contendenti, e il sapore ne risente risultando troppo forte. Il sentore di limone è lievissimo e lascia troppo spazio all’amaro dell’alcol.
Gradazione alcolica: 32%
Prezzo: 15,15 €/lt
VOTO: 3 – –
#13 Liquore Limoncello Carrefour (E)
Giudizio: a giudicare dalla provenienza, si deduce che sia prodotto nello stesso stabilimento del limoncello delle scogliere 1, ma il risultato a noi sembra essere differente. In negativo, per questo contendente.
Packaging: bottiglia affusolata con prevalenza di colore blu a contrastare il giallo del prodotto.
Aspetto visivo: colore chiaro e uniforme.
Analisi gustativa: la densità del prodotto crea una consistenza lievemente pastosa che lascia persistente in bocca un gusto lievemente troppo amaro.
Gradazione alcolica: 28 %
Prezzo: 12,60 €/lt
VOTO: 4
#12 Limoncello della Costiera – Leanza (F)
Giudizio: si inserisce nel gruppo dei contendenti con la più alta gradazione alcolica, dove troviamo anche il limoncello Terre d’Italia. In questo caso il risultato, però, è totalmente diverso.
Packaging: premiamo l’audacia di chi abbandona le bottiglie affusolate.
Analisi gustativa: il gusto fortemente alcolico molto forte lo rende quasi liquoroso, non di facile apprezzamento. Si riscontra anche una nota più acidula rispetto agli altri contendenti.
Aspetto visivo: un giallo limone con la giusta densità di colore.
Gradazione alcolica: 32 %
Prezzo: 16 €/lt
VOTO: 4 ½
#11 Limoncello della scogliera 1 (bottiglia da 70 cl) (B)
Giudizio: una consistenza molto liquida e un colore molto chiaro farebbero pensare a un prodotto con troppo poco carattere, invece siamo di fronte a un limoncello che si lascia bere, pur non entusiasmando.
Packaging: la bottiglia non affusolata lo distingue dagli altri contendenti. La grafica è molto tradizionale.
Aspetto visivo: colorito un po’ spento rispetto ai contendenti.
Analisi gustativa: positivo il fatto che la dolcezza sia dosata in maniera adeguata. Un po’ troppo forte la nota alcolica per accontentare i gusti di un pubblico ampio e popolare.
Gradazione alcolica: 30 %
Prezzo: 9,70 €/ lt
VOTO: 5
#10 Limoncello della scogliera 2 (bottiglietta da 33 cl) (N)
Giudizio: il colore chiaro e la consistenza molto liquida fanno presagire un prodotto senza troppo carattere. L’assaggio conferma la prima impressione.
Packaging: la bottiglietta di formato ridotto è perfetta per un dopo cena a due, ma rischia di finire in fretta se alla tavola si aggiunge qualche amico. La font utilizzata è davvero troppo graziata e di stampo retro per incontrare i nostri gusti.
Aspetto visivo: colorito molto chiaro, ricorda il succo di limone.
Analisi gustativa: è un limoncello leggero, con una bassa gradazione alcolica e dal sapore dolciastro. Un gusto neutro, che non ha sentori disturbanti. Insomma, si fa bere, ma non dà grande soddisfazione.
Gradazione alcolica: 25%
Prezzo: 9 €/ lt
VOTO: 5 +
#9 I Tesori – Pam & Panorama (D)
Giudizio: un limoncello piuttosto denso e dal colore naturale, un fine pasto dal sapore piacevole ma che non convince fino in fondo.
Packaging: mette in primo piano il limone, ma le informazioni restano compresse in uno spazio insufficiente.
Aspetto visivo: giallo più scuro e denso degli altri contendenti.
Analisi gustativa: il primo sapore che incontra il palato è zuccherino, e solo in un secondo momento arriva il gusto del limone.
Gradazione alcolica: 30 %
Prezzo: 13,80 €/ lt
VOTO: 5 ½
#8 Limoncino Bottega (P)
Giudizio: un prodotto quasi sufficiente che però non supera le aspettative date dal prezzo e dalla confezione molto invitante.
Packaging: probabilmente è la bottiglia più elegante, oltre a essere la più originale. Occupa un po’ più di spazio nel mobiletto dei liquori, ma è d’effetto quando viene portata in tavola.
Aspetto visivo: un giallo che tende un po’ troppo al fluo.
Analisi gustativa: il sapore è diverso dagli altri contendenti, e presenta una lieve nota caramellata che sbilancia il gusto verso l’amaro.
Gradazione alcolica: 30%
Prezzo: 20,50 €/ lt
VOTO: 6 –
#7 Fior di limoncello (M)
Giudizio: un prodotto dal gusto molto standard, il sapore è quello che ci si aspetta da un limoncello, senza particolari guizzi.
Packaging: ha sicuramente personalità l’etichetta con la cornice vagamente in stile art nouveau.
Aspetto visivo: anche il colore è standard.
Analisi gustativa: all’assaggio il gusto è equilibrato, anche se persiste un lieve sapore amaro sul palato. Tutto sommato, incontra il nostro favore.
Gradazione alcolica: 30%
Prezzo: 11 €/ lt
VOTO: 6
#6 Limoncino (H)
Giudizio: lo abbiamo acquistato da Lidl Italia, questo limoncello, anche se deduciamo dalle diciture che non sia prodotto in esclusiva per la catena tedesca. Il prezzo è davvero competitivo, ma il gusto non ci conquista.
Packaging: è di gusto molto pop, l’etichetta blu con l’angioletto seduto sul logo.
Aspetto visivo: un colore forte e lievemente torbido.
Analisi gustativa: un sapore dolce che non risulta stucchevole e caratterizza un prodotto che può piacere a molti.
Gradazione alcolica: 30%
Prezzo: 10,60 € / lt
VOTO: 6 +
#5 Limoncetta di Sorrento (H)
Giudizio: al naso l’odore dei limoni è chiaro, anche se il colore risulta poco naturale. Nel complesso, il gusto è equilibrato, pienamente sufficiente.
Packaging: è di gusto molto pop, l’etichetta blu con l’angioletto seduto sul logo.
Aspetto visivo: un giallo un po’ fluo.
Analisi gustativa: un sapore dolce che non risulta stucchevole e caratterizza un prodotto che può piacere a molti.
Gradazione alcolica: 30%
Prezzo: 11,80 € / lt
VOTO: 6 ½
#4 Limoncè (P)
Giudizio: è il più noto dei contendenti, e non solo per una questione di pubblicità. La ricetta è evidentemente studiata per avere un risultato gradevole e facile da bere. In generale, è tra i migliori contendenti per rapporto qualità/prezzo.
Packaging: il marchio è riconoscibile e ben studiato, compresi i motivi floreali che fanno da sfondo al logo.
Aspetto visivo: alla vista, è uno dei migliori fra i contendenti, con un colorito naturale che ricorda i limoni.
Analisi gustativa: il sapore è equilibrato, piacevole, leggermente dolce ma senza arrivare a essere stucchevole. Tuttavia avremmo apprezzato trovare un più deciso gusto di limoni.
Gradazione alcolica: 25%
Prezzo: 10,20 € / lt
VOTO: 7
#3 Limoncello Terre d’Italia (C)
Giudizio: è un prodotto di carattere, quello proposto da Terre d’Italia. Forse non accontenterà i palati più delicati, ma di certo è un buon digestivo.
Packaging: punta molto sulla riconoscibilità del marchio, mette ben in evidenza la gradazione alcolica che è nella fascia più alta fra i contendenti.
Aspetto visivo: presenta un uniforme color limone.
Analisi gustativa: un limoncello saporito, forte, dal sapore deciso. È persistente una nota lievemente troppo amara, che però è un richiamo immediato alla scorza del limone.
Gradazione alcolica: 32 %
Prezzo: 20, 58 €/ lt
VOTO: 7 +
#2 Santa Maria al Monte – Limoncino Portofino (A)
Giudizio: un buon prodotto, che ci ha soddisfatto nel gusto. Ampiamente promosso e con un notevole rapporto qualità/prezzo.
Packaging: il gusto un po’ vintage è in realtà incredibilmente attuale.
Aspetto visivo: colorito classico e naturale.
Analisi gustativa: anche se abbiamo faticato un po’ a individuare il gusto dei limoni, il sapore generale è molto equilibrato. È un digestivo piacevole, dal gusto non troppo forte, adatto a tutti i palati.
Gradazione alcolica: 30 %
Prezzo: 11,20 €/ lt
VOTO: 8
#1 Limoncello Libera (L)
Giudizio: finalmente, un prodotto da grande distribuzione che non ci fa sentire in colpa per non aver messo personalmente i limoni in infusione quando era ora di farlo.
Packaging: una bottiglia affusolata, elegante. Capiamo la volontà di mettere in risalto una provenienza diversa ripetendo all’infinito il claim “limoni di Sicilia”, ma è una grafica che ci confonde un po’.
Aspetto visivo: colore non troppo scuro, con il giusto grado di trasparenza.
Analisi gustativa: si colloca nella fascia dei liquori meno alcolici fra i contendenti, e questo gli permette di regalare un gusto decisamente equilibrato e di non togliere spazio al sapore dei limoni.
Gradazione alcolica: 25%
Prezzo: 21,40 €/ lt
VOTO: 9
COSA ABBIAMO IMPARATO
Le marche di limoncello sono tante, poche quelle note, pochissime quelle che ci hanno davvero soddisfatto. In generale, potremmo dividere facilmente i contendenti in tre gruppi.
Ci sono quelli che ci sono piaciuti molto, che compreremmo e offriremmo volentieri.
Ci sono quelli che ci sono piaciuti poco: troppo alcolici, troppo amari, troppo zuccherini.
Tutto il resto è un’immensa via di mezzo gialla, dove è davvero complicato fare distinzioni. Questione di millimetri, di centesimi di secondo, di quarti di punto.
A voi la scelta.
Biscotti senza glutine: prova d’assaggio
Lo ammettiamo: pensavamo che questa Prova d’assaggio sarebbe stata molto più dura. Quando ci è stato chiesto di assaggiare i biscotti senza glutine abbiamo immediatamente pensato a un test di quelli privativi, tutto lavoro e niente svago.
E invece ci siamo dovuti ricredere: gli assaggi hanno dato risultati decisamente inaspettati, quanto meno dal punto di vista gustativo.
L’alimentazione “gluten free”, diffusasi in Italia negli ultimi cinque o sei anni e prima praticamente inesistente, interessa non solo chi soffre di intolleranze, ma anche chi ne fa una scelta salutista.
È sicuramente una corrente alimentare che arriva dagli Stati Uniti, con alcuni famosi portabandiera come la perennemente a dieta Gwyneth Paltrow o la potentissima Oprah Winfrey. Ma non si tratta solo di moda: la celiachia è un problema serio, che secondo le ultime stime interessa un Italiano su cento, creando nei casi più gravi una sintomatologia invalidante.
Il problema del glutine è che lo si trova davvero un po’ dappertutto, anche in alimenti in apparenza insospettabili.
Esistono però categorie di prodotti pensati appositamente per chi manifesta allergie alimentari o per chi ha scelto di rinunciare al glutine per dieta. Tra i prodotti realizzati anche in versione gluten-free ci sono i biscotti, che riempiono gli scaffali dei supermercati.
Per la Prova d’assaggio di Dissapore abbiamo selezionato quindici marche tra le più diffuse nei supermercati italiani.
CONTENDENTI
— Semplici e buoni – Frollini cioccolato e nocciole Pam & Panorama
— Le Veneziane – Biscotti con cacao e nocciole Molino di ferro
— Simply Senza Glutine – Biscotti con gocce di cioccolato
— Rice & Rice – Biscotti Dame di riso al cacao
— Mulino Bianco – Frollini al miele millefiori
— Galbusera ZeroGrano – frollini cacao e nocciole
— Coop Benesì – Frollini con gocce di cioccolato
— Schar – Preziosi con cioccolato e cacao
— Céréal – Biscotti con gocce di cioccolato
— Farmo – Frollini al cioccolato dark
— Aglutén – I semplici
— Realforno – Frollini con cacao e gocce di cioccolato
— Giusto – Biscotti bigusto
— Panarello – Dolcezze al cocco
— Probis Altricereali – Biscotti all’avena
CRITERI DI GIUDIZIO
Aspetto visivo
Ingredienti
Analisi gustativa
Il test si è svolto alla cieca, assaggiando i biscotti al naturale e inzuppati nel latte.
#15 Giusto – Biscotti bigusto (O)
Giudizio: li abbiamo assaggiati con l’acquolina in bocca, questi biscotti bigusto con la crema in mezzo. Ma la nostra acquolina ha dovuto attendere tempi migliori.
Packaging: in scatola, si propongono come snack più che come biscotto da colazione.
Aspetto visivo: un classico biscotto ripieno, dall’aspetto goloso.
Ingredienti: la farcitura (che è la cosa che differenzia questo biscotto) è composta da zucchero, olio di palma, siero di latte, emulsionante, lecitina di girasole e aromi.
Analisi gustativa: il biscotto è molto sottile, anche se supera la prova dell’inzuppo. Difficile distinguere il gusto della crema da quello del frollino, ma nel complesso la dolcezza risulta troppo invadente per avere un’esperienza gustativa soddisfacente.
Prezzo: 23 € / kg
In breve: vogliamo la merenda che ci avevate promesso.
VOTO: 3
#14 Rice & Rice – Biscotti Dame di riso al cacao
Giudizio: un frollino semplice, che non riusciamo né ad amare né ad odiare. Nonostante le dimensioni, si sfalda facilmente se inzuppato nel latte.
Packaging: molto baby-friendly, ricco di colori e disegni. Il tutto risulta però vagamente confusionario.
Aspetto visivo: una simpatica alternanza di bianco e nero arricchisce un biscotto dall’aspetto corposo.
Ingredienti: molti degli ingredienti arrivano da agricoltura biologica, ed è certamente motivo di plauso. Contiene olio di palma e zucchero di canna.
Analisi gustativa: il gusto ci sembra un po’ troppo neutro per entusiasmare davvero, forse anche perché il biscotto risulta all’assaggio davvero poco dolce.
Prezzo: 15, 96 / kg
In breve: niente infamie, ma niente lodi.
VOTO: 3 ½
#13 Realforno– Frollini con cacao e gocce di cioccolato (G)
Giudizio: un biscotto che ci risulta essere prodotto da Balocco per Lidl Italia, che non riesce a soddisfarci pienamente nel gusto.
Packaging: molto semplice, difficilmente distinguibile dai prodotti con glutine dello stesso marchio.
Aspetto visivo: è piacevole la forma a fiore e il colore è invitante.
Ingredienti: Non è altissima la percentuale di gocce di cioccolato (5,5%).
Analisi gustativa: la consistenza è piuttosto dura e il sapore risulta troppo neutro per convincerci. Si distingue il gusto del cacao amaro ma permane una nota un po’ tostata che sembra indicare una cottura non troppo corretta.
Prezzo: 5,96 € / kg
In breve: peccato, avremmo voluto premiare di più un prodotto italiano
VOTO: 4
# 12 Galbusera ZeroGrano – frollini cacao e nocciole (D)
Giudizio: un biscotto che all’apparenza sembrerebbe molto goloso, ma che al gusto risulta un po’ troppo leggero e molto poco dolce.
Packaging: la scelta del rosa di certo lo distingue dagli altri contendenti. È ben in evidenza l’immagine del biscotto, elemento centrale della grafica.
Aspetto visivo: è piacevole la striatura di zucchero a velo che fa pensare a un biscotto artigianale.
Ingredienti: anche in questo caso viene utilizzato l’olio di palma. C’è anche una percentuale di miele (superiore a quella di nocciole), ma all’assaggio non l’abbiamo rilevata.
Analisi gustativa: probabilmente l’aspetto aveva creato un po’ di attese, ma il gusto risulta troppo neutro e un po’ debole per un frollino di cacao e nocciole. Da rilevare la nota positiva di resistenza alla prova di inzuppo nel latte, nonostante ci si trovi di fronte a un biscotto abbastanza sottile.
Prezzo: 12,90 € / kg
In breve: l’apparenza può anche ingannare.
VOTO: 5 –
# 11 Panarello – Dolcezze al cocco (N)
Giudizio: un biscotto leggero, a cui manca un po’ di mordente.
Packaging: in scatola, un packaging semplice che punta a richiamare l’artigianalità del prodotto.
Aspetto visivo: sembra un invitante frollino al burro.
Ingredienti: non c’è olio di palma. La percentuale di cocco non è altissima (1,1%)
Analisi gustativa: si sentono il sapore del burro e del cocco, ma il gusto è troppo neutro per ingolosirci davvero come un biscotto dovrebbe fare. La consistenza è molto morbida, e il frollino si sbriciola facilmente.
Prezzo: 24,91 € / kg
In breve: se cocco deve essere, allora cocco sia.
VOTO: 5
#10 Coop Benesì – Frollini con gocce di cioccolato (E)
Giudizio: un biscotto corposo, spesso, che rimane compatto anche se inzuppato a lungo nel latte. Un po’ deludente sotto il profilo del gusto, ma sano dal punto di vista degli ingredienti.
Packaging: colori un po’ tenui e non particolarmente accattivanti. Di sicuro si può fare di più.
Aspetto visivo: troppo scuro, sembra bruciacchiato.
Ingredienti: non c’è olio di palma e gli ingredienti sono nella giusta proporzione. Anche le gocce di cioccolato sono in percentuale notevole (10%), ma le preferiremmo un po’ più spesse e gustose.
Analisi gustativa: la croccantezza del frollino è sicuramente la sua caratteristica più positiva. Il gusto nel complesso è un po’ neutro, non troppo dolce, con un gusto leggermente tostato dovuto forse a un’eccessiva cottura.
Prezzo: 7,8 € / kg
In breve: abbassate quel forno!
VOTO: 5 +
#9 Céréal – Biscotti con gocce di cioccolato (P)
Giudizio: un prodotto certamente goloso, ma che più che a un biscotto assomiglia a un dessert, anche nella quantità di grassi e calorie.
Packaging: in scatola anziché in sacchetto, si presentano più come una merenda che come un biscotto da colazione.
Aspetto visivo: è un classico “cookie”, dall’aspetto invitante e burroso.
Ingredienti: il primo nella lista è lo zucchero, il secondo il grasso di palma.
Analisi gustativa: il gusto conferma l’aspetto visivo: siamo di fronte a un cookie, un biscotto all’anglosassone dal sapore rotondo e corposo, di quelli che riempiono la bocca. Rispetto ad altri biscotti di questo genere, però, persiste un retrogusto un po’ amarognolo.
Prezzo: 19,20 € / kg
In breve: Se volete farci colazione ogni mattina, dovrete impegnarvi un po’ di più in palestra.
VOTO: 5 ½
#8 Semplici e buoni – Frollini cioccolato e nocciole Pam & Panorama (H)
Giudizio: è stato un giudizio combattuto, quello sui frollini Pam. Sarà la consistenza, sarà il color cioccolato extra dark, qualcosa ci hanno regalato. Ma alla fine non ci hanno convinto del tutto.
Packaging: il colore marrone chiaro richiama l’idea di naturalezza e semplicità, e il prodotto è ben in evidenza. Promossi.
Aspetto visivo: color cioccolato scuro.
Ingredienti: senza olio di palma.
Analisi gustativa: la consistenza è “crunchy”, ed è una nota positiva in un biscotto, che permette anche di inzupparli con facilità senza che si sbriciolino. Il gusto è prevalentemente di cioccolato, sporcato da un retrogusto tostato e un po’ amarognolo. Non riusciamo a percepire con sicurezza il sapore di nocciola.
Prezzo: 11,60 € / kg
In breve: cercasi nocciole disperatamente.
VOTO: 6 –
#7 Schar – Preziosi con cioccolato e cacao (C)
Giudizio: richiamano gli arcinoti biscotti con le stelle, e la tendenza all’imitazione non è mai un bene, se non altro perché sminuisce il prodotto. Che non è male, anche se non entusiasma.
Packaging: un po’ semplice.
Aspetto visivo: già visto.
Ingredienti: presenta mono e diglicerdi degli acidi grassi, grasso di palma, grasso di cocco, olio di colza, aromi naturali, margarina vegetale. La percentuale di cioccolato è del 5%.
Analisi gustativa: è un biscotto del tutto “normale”, che nulla ha da invidiare ai biscotti che contengono glutine, ma che resta tutto sommato nell’anonimato. Risulta lievemente persistente il sapore di uovo.
Prezzo: 14,80 € / kg
In breve: dai re del “gluten-free” ci saremmo aspettati di più.
VOTO: 6
#6 Simply Senza Glutine – Biscotti con gocce di cioccolato (F)
Giudizio: un biscotto dal gusto globalmente soddisfacente, con però una lista di ingredienti che lo penalizzano nel giudizio generale. Resiste bene alla prova dell’inzuppo nel latte, grazie anche al suo spessore.
Packaging: audace, per l’utilizzo del viola.
Aspetto visivo: un biscotto chiaro, con qualche goccia di cioccolato. All’apparenza burroso.
Ingredienti: contengono grassi e olii vegetali di palma cocco e girasole, oltre a mono e digliceridi degli acidi grassi.
Analisi gustativa: il gusto è sostanzialmente equilibrato e non eccessivamente dolce. Le gocce di cioccolato sono la nota migliore: grandi e gustose, quando arrivano sono una gioia. Ne avremmo voluta qualcuna in più.
Prezzo: 8,50 € /kg
In breve: più gocce di cioccolato per tutti.
VOTO: 6 +
#5 Probis Altricereali – Biscotti all’avena (M)
Giudizio: un biscotto casereccio, un po’ grezzo come consistenza e come gusto, con uno spiccato gusto di cereali.
Packaging: un po’ confuso, con troppe sovrapposizioni grafiche e fotografiche.
Aspetto visivo: molto semplice e rustico.
Ingredienti: dolcificato con zucchero di canna, contiene estratti di rosmarino. Molti degli ingredienti sono di natura biologica. Non c’è olio di palma.
Analisi gustativa: un biscotto diverso da tutti gli altri contendenti, con un sapore molto più semplice e incentrato fortemente sul gusto dei cereali. Si nota all’assaggio anche un retrogusto salato, dovuto probabilmente agli estratti di rosmarino.
Prezzo: 11,56 € /kg
In breve: #cerealoso
VOTO: 6 ½
#4 Mulino Bianco – frollini al miele millefiori (Q)
Giudizio: un biscotto che all’aspetto ricorda i frollini di una volta e che punta alla tradizione delle cose semplici e buone anche con il gusto. Un po’ troppo sottile per resistere bene all’inzuppo nel latte.
Packaging: confezionato in monoporzioni da otto frollini, punta sul colore verde che rimanda alla natura e al biologico.
Aspetto visivo: è un po’ punitivo l’aspetto semplice e d’altri tempi di questo biscotto con il fiorellino centrale.
Ingredienti: viene utilizzato il grasso vegetale di palma e l’olio di semi di girasole. Sufficiente la percentuale di miele utilizzata (2,9%).
Analisi gustativa: un frollino che al profumo sa di latte e burro, ai quali si aggiungono all’assaggio un chiaro (ma non invadente) sapore di miele e un gusto d’uovo un po’ troppo persistente.
Prezzo: 9,56 € /kg
In breve: il fascino di una volta.
VOTO: 7
#3 Le Veneziane – Biscotti con cacao e nocciole Molino di ferro (A)
Giudizio: dall’aspetto marrone scuro sembrerebbero molto carichi di cioccolato, mentre all’assaggio da questo punto di vista deludono un po’. Inzuppati nel latte si sfaldano piuttosto velocemente.
Packaging: molto elegante e curato, fa pensare a un prodotto d’eccellenza.
Aspetto visivo: un invitante frollino al cioccolato, molto scuro.
Ingredienti: non contengono olio di palma, il nemico alimentare del nuovo millennio.
Analisi gustativa: consistenza friabile, gusto equilibrato e piacevole, con un chiaro sentore di cacao e nocciola. Manca però quel guizzo che consentirebbe di promuoverli con maggiore decisione.
Prezzo: 9,20 € / kg
In breve: una ciambella riuscita col buco
VOTO: 7 ½
#2 Aglutén – I semplici (I)
Giudizio: sono una coccola più che un biscotto da prima colazione quotidiana, come suggerisce la confezione piccola (100 gr) e il claim “regalati uno sfizio”.
Packaging: semplici anche nell’aspetto esteriore.
Aspetto visivo: le gocce di cioccolato riempiono una superficie notevole del biscotto.
Ingredienti: non c’è olio di palma.
Analisi gustativa: nonostante sia perfetto alla prova dell’inzuppo, sembra più un dessert che un frollino da mangiare accompagnandolo al caffellatte. Il gusto tende decisamente al dolce, anche se non risulta stucchevole.
Prezzo: 20 €/ kg
In breve: per il dopo cena, più che per colazione.
VOTO: 8
#1 Farmo – Frollini al cioccolato dark (L)
Giudizio: ci siamo innamorati. Glutine o non glutine, siamo di fronte a un biscotto dal gusto davvero buono.
Packaging: non all’altezza della qualità del prodotto.
Aspetto visivo: carina la forma a cuore, ottimo il colore dark.
Ingredienti: c’è olio di palma e di girasole, oltre a qualche addensante ed emulsionante.
Analisi gustativa: un biscotto morbido, gustoso, goloso. In una parola: pienamente soddisfacente. Il sapore cioccolato riempie davvero la bocca, e se non bastasse quello dell’impasto c’è anche l’aggiunta di abbondanti gocce (17%).
Prezzo: 14,45 € / kg
In breve: cioccolato, cuore e amore
VOTO: 9 ½
COS’ABBIAMO IMPARATO
Certo, abbiamo voluto renderci l’impresa di questa prova d’assaggio un po’ più semplice, scegliendo tra tutti i biscotti disponibili quelli dall’aspetto un po’ più goloso. Per intenderci, tra un semplice e candido frollino e uno della stessa marca arricchito da gocce di cioccolato, abbiamo scelto senza indugio il secondo.
Mica solo per una questione di gola: siamo davvero convinti che un’alimentazione sana – sia fatta per convinzione dietetica, per moda o per necessità di salute – non debba essere una scelta punitiva. Quindi, il biscotto è la prima coccola che ci facciamo al mattino, e anche senza glutine tale deve rimanere.
In più, tra le considerazioni da fare, resta un gigantesco dubbio: togliendo il glutine, si fa davvero una scelta salutista? Tra olio di palma, grassi e zuccheri aggiunti, aromi vari, non ne siamo poi così convinti.
A voi la decisione finale: il caffellatte mattutino, in fondo, rimane una faccenda privata tra voi e il vostro risveglio.